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lunedì 1 marzo 2010

Il club dei duellanti

Il duello, ormai da Highlanders, tra le due milanesi continua. Milan e Inter hanno vinto le rispettive partite contro Atalanta e Udinese, maturate in due modi comunque diversi.
La prima della classe, con una formazione rimaneggiata per le quattro squalifiche imposte alla squadra senza il suo boss, vittoriosa in settimana nella sua partita europea col Chelsea, batte, con molta sofferenza, l'Udinese del fu Marino. Padroni di casa friulani subito in vantaggio, anche perché Tiago Motta, non abituato alle tattiche difensive, si dimentica sia del fuorigioco sia del pressing su Pepe, che raccoglie un assist incrociato di Di Natale e butta la palla in rete. Pronta la reazione nerazzurra, che nel giro dei successivi 40 minuti, cala il tris d'assi: bomba su punizione di Balotelli (uno dei migliori in campo), staffilata di Maicon in un'azione tutta di prima con Pandev e Milito, con l'argentino che firma l'1-3 con una elegante spizzata di testa, che corregge il cross di Mario in gol. L'Udinese però tiene in apprensione l'Inter per tutto il secondo tempo, arrivando a segnare su rigore, col suo capitano, dopo un vantaggio non applicato dall'arbitro. Finale da brividi, con Inler che scheggia la traversa prima del triplice fischio.
Il Milan, con la formazione migliore, gioca alla pari metà primo tempo, finché Ronaldinho non mette in moto per ben due volte Pato, autore di una doppietta, prima di abbandonare il campo perun guaio muscolare. L'Atalanta accorcia con una entusiasmante azione di Valdes, che si beve tre rossoneri, prima del gol del 2-1; ma un rigore per fallo ai danni di Bonera, permette a Dinho di ripresentarsi al penalty, sbagliandolo nuovamente; sulla ribattuta però è svelto Borriello, fresco di convocazione in Nazionale.
La Juve invece sfracela in serata contro un Palermo che aveva castigato Madama già all'andata. Allora era stato Zenga a ridere, ora Delio Rossi, con i rosaneri al quarto posto (cosa che non ha portato molto bene alle squadre che hanno raggiunto questo piazzamento durante l'anno). Eroe della serata, Miccoli, che incanta con un tiro a effetto che scavalca Manninger e scende nell'angolino. Ottima serata anche per Pastore, al contrario del dirimpettaio Diego. Peggio fa comunque Grygera, che consegna un assistal bacio al suo avversario, il neo entrato Budan, che segna il definitivo 0-2.
La grande sfida del San Paolo, tra Napoli e Roma, non decreta un vincitore: due rigori a testa e due bei gol fanno terminare la partita in parità. Roma comunque in doppio vantaggio grazie al gol dagli 11 metri di Baptista e al destro a giro di Vucinic (in entrambe le occasioni, Campagnaro protagonista in negativo); gli azzurri riacciuffano il risultato nel finale, grazie a Denis e al rigore trasformato da Hamsik.
Le due genovesi perdono a braccetto, al termine di due partite combattute. Il Genoa, per tre volte in vantaggio (Suazo, Sculli, Suazo) si fa rimontare dal Bologna grazie alla rete di Buscé e alla tripletta dell'ex Adailton; la Samp, priva di qualunque attaccante di prima squadra, dopo aver visto sfumare un rigore prima assegnato poi negato, china la testa dopo il vantaggio firmato da Zaccardo; il Parma, dopo la settimana difficile, culminata con la rescissione del contratto da parte di Panucci, torna quindi a vincere dopo tre mesi.
In zona salvezza, il Siena vince il derby contro un rinuniciatario Livorno (Lucarelli R, Calaio, Maccarone), mentre il Chievo conquista altri punti fondamentali contro un Cagliari in leggera deflessione (De Paula, Astori, Granoche). Sabato, larga vittoria del Catania sul Bari (4-0 firmato da Ricchiuti, Llama, Morimoto e Martinez) e pareggio tra le due deluse del campionato, Lazio e Fiorentina (Siviglia, Keirrison).

Inter sempre prima a quota 58, seguita dal Milan a 54 e dalla Roma a 51. In sei punti (43-38) Palermo, Juventus, Napoli, Sampdoria, Cagliari e Genoa, per il quarto posto e per l'Europa League. Fiorentina a 35 a braccetto con il Chievo, Parma e Bologna vicine alla salvezza con 33 e 31 punti, nel mezzo il calante Bari a 32. Catania e Udinese a 27, Lazio a 26, mentre in zona retrocessione Livorno 23, Atalanta 21, Siena 20.

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