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lunedì 14 settembre 2009

Con la testa all'Europa e Genova ancora in testa

La terza giornata di campionato non porta con sé grosse sorprese.
Sabato, causa Champions martedì, hanno giocato Milan e Juve, rispettivamente contro Livorno e Lazio. Il Milan continua nel suo gioco negativo, forse quasi inesistente; il faro Ronaldinho continua a essere spento, forse il peggiore in campo. Per la prima giornata di Coppa, Leonardo lo schiererà tra i titolari? Galliani sembra dire di no, vedremo domani. Di sicuro, come avevo già detto ad agosto, quello di Barcellona ante 2007 è rimasto in Catalunya. Scialbo 0-0, in evidenza solo Candreva, il centrocampista amaranto che più fa giocare la sua squadra.
La Juventus, con tanta fatica e un gol in meno sul groppone (alla Lazio era stato "annullato" un gol, decisione opinabile), vince e riesce a convincere anche senza Diego, vittima di un affaticamento muscolare. All'Olimpico, è il gol di Caceres, scuola Barca, a sbloccare il risultato nel secondo tempo ormai avanzato. Chiude la partita nei minuti di recupero il tap-in di Trezeguet (entrambi i marcatori all'esordio stagionale). Buona la prova del terzino in prestito, così come quella di Marchisio e della Formica Atomica Giovinco, i giovani vanno forte quest'anno. La Lazio, priva di Zarate, si impegna comunque e, almeno quel gol, lo avrebbe meritato.
Domenica l'Inter ha affrontato in casa il Parma. Come nella partita d'esordio, la neopromossa fa vedere qualche sorcio verde ai Campioni d'Italia per un tempo. Biabiany sfiora il gol nella ripresa, ma è un super gol calibrato alla perfezione dai piedi di Samuel Eto'o a indirizzare la gara, cambiata nel secondo tempo con l'ingresso di Balotelli. Per gli uomini di Mourinho (che sabato, dopo il gol annullato a Mauri, ha spento la TV e cenato a calamari..), come per la Juve, la partita si chiude alla fine del secondo tempo, con la zampata di Milito, ottimo nel controllo e nel tiro d'esterno in area.
Samp e Genoa continuano a vincere e entusiasmare. I blucerchiati, con tanta fortuna e le prodezze di Cassano e Castellazzi, tornano da Bergamo, dimora di Del Neri per gli ultimi due anni, con altri tre punti. Unico gol, quello di Mannini, servito dal Pibe de Bari, liberissimo di centrare l'angolo della porta. All'Atalanta, ancora priva di una punta non-fantasma, vanno due pali e ancora 0-gol-0-punti.
Il Genoa passa al Marassi contro il Napoli di Donadoni (che chiamare vincente è prenderlo in giro, poveretto), in una partita caotica a causa soprattutto dell'arbitro Tagliavento, che espelle tre giocatori, uno rossoblu e due partenopei: Criscito per un vaffa (?), Campagnaro per un fallo da ultimo uomo che non c'era (però era stato "risparmiato" poco prima, quando era salito sulla faccia di Amelia), Aronica per lo stesso motivo di cui sopra, ma a partita ormai archiviata. In ogni caso ottime le mosse di Mr Gasperini. I gol di Hamsik e Floccari (esordio per lui dopo i problemi di agosto) su rigore nel primo tempo; nel secondo tempo gran gol di Mesto, che si accentra e sfonda il muro del suono dai trenta metri, Crespo grazie ad una triangolazione con Palacio, il neoentrato Karjha sempre su rigore. Il Napoli resta a quota 3 punti, un po' pochi per il potenziale in suo possesso.
Il primo successo di Ranieri sulla panchina della Roma, a Siena, arriva al termine di una brutta partita, a tratti dominata dai padroni di casa, che passano subito in vantaggio con Maccarone, che si beve mezza difesa giallorossa. Ma nel secondo tempo, dopo l'espulsione di Codrea, la Roma riacciuffa prima il pareggio con un tiro (tiraccio ma bella l'azione) di Mexes, e poi vince con la cannonata di Riise su punizione. Giallorossi ancora senza uno schema di gioco ben preciso, Giampaolo irritato dal peso specifico dei giocatori capitolini, non tanto nel gioco, quanto nel condizionare l'arbitro.
Le altre partite: la Fiorentina vince con un gol di Gilardino, assist al bacio di Vargas, mentre Jovetic continua a fare il giocoliere; in settimana la attende il Lione, molto più pericolosa di uno spento Cagliari. L'Udinese vince in rimonta grazie a una tripletta di Di Natale, sempre ispirato dall'aria settembrina; il Catania ne fa 2 ma paga una difesa non in forma. Il Chievo si stacca da quota 0 punti, imponendosi al Dall'Ara con una partita convincente, stendendo con due gol un Bologna alle corde fin da subito. Il Palermo pareggia alla fine del secondo tempo la sua partita col Bari, lasciando Zenga sull'orlo di un coccolone nel dopogara; 1-1, terzo pareggio dei Galletti che sembra aver iniziato bene il massimo campionato, anche senza Conte.

I gol più belli della giornata:
- Eto'o in Inter 1-0 Parma
- Mesto in Genoa 2-1 Napoli
- Hamsik in Genoa 0-1 Napoli

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